Le tradizioni

Il ballo della Pupazza

Un ballo per tutte le stagioni
Che si tratti della notte di San Giovanni a giugno, della Festa della Madonnella a luglio o della Festa d'autunno agli inizi di novembre, ad Antrodoco non ci può essere davvero divertimento senza il ballo della Pupazza, antica tradizione tipica di diversi paesi dell'Alta Valle del Velino. Un rituale scandito da fasi ben precise di cui il protagonista è un fantoccio di cartapesta alto dai due ai quattro metri, dalle sembianze femminili ma un po' grottesche, guidato da una persona al suo interno che lo fa ballare il saltarello al ritmo degli organetti, fra la folla in festa.

Fuoco contro il male 
Fra inchini e giravolte il ballo della Pupazza diventa un vero e proprio spettacolo pirotecnico che ha origine dallo stesso fantoccio: con cascate di scintille che escono da suoi seni, fuochi d'artificio che partono dalle sue braccia e dal copricapo. In un tripudio di luci e spari che ricordano il grande rogo che si faceva un tempo - senza guidatore all'interno, ovviamente - come rito propiziatorio che voleva scacciare il male e allontanare la negatività da tutti gli abitanti del paese.

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