Le tradizioni

I segreti di una Amatriciana perfetta

Bastano quattro ingredienti per un'Amatriciana perfetta


Povera Amatriciana: persino lo chef Carlo Cracco ha ceduto alla tentazione di aggiungere l'aglio alla ricetta originale e non si conta chi parla a sproposito di cipolla o di pancetta. Forse la tendenza ad inserire ingredienti estranei alla tradizione dipende dal fatto che sembra incredibile che una preparazione così semplice possa dare vita ad un piatto così buono, e invece le cose stanno proprio così. Ecco i segreti dell'Amatriciana.

Poker d'assi...all'Amatriciana

Guanciale, pecorino, strutto e pomodoro: bastano questi quattro ingredienti per condire gli spaghetti secchi (e non i bucatini) e realizzare una vera, deliziosa Amatriciana[/strong]. A fare la differenza è proprio l'alta qualità delle materie prime: il pecorino di Amatrice ha un sapore più delicato di quello romano, così come il guanciale rispetto alla pancetta e lo strutto rispetto all'olio.

In principio fu la Gricia

Prima che il sugo di pomodoro San Marzano conquistasse il palato degli abitanti di Amatrice e si guadagnasse un posto di tutto rispetto nel piatto simbolo del comune laziale, a farla da padrone era la Gricia, una pasta identica all'Amatriciana ma, appunto, senza sugo. Si tratta di una variante il cui fascino essenziale conquista ancora oggi.

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