Antrodoco e i dintorni reatini

Una petizione per la Ferrovia dei due Mari

Sulle tracce della Salaria
Se ne parla da anni, dai tempi della monarchia dei Savoia e poi dalla fine della guerra: perché non costruire una ferrovia che unisca i due versanti dell'Italia, dal Lazio alle Marche? Un progetto finora mai realizzato, ma tornato d'attualità dopo i terremoti che nell'estate 2016 hanno colpito il centro Italia grazie a una petizione online ideata da uno studente marchigiano di Architettura e design con il sogno di collegare Ascoli, Antrodoco, Rieti e Passo Corese, ricalcando il percorso dell’antica Via Salaria e di quella che oggi è la strada statale numero 4. Un modo per far rivivere Acquasanta Terme, Arquata del Tronto ed Accumoli, distrutti dal sisma, e promuovere anche il territorio di Antrodoco e i paesi soggetti all'abbandono o isolati.

Il sostegno della Regione Lazio
A sostenere la petizione è anche Italia Nostra, l'associazione di salvaguardia dei beni culturali, artistici e naturali, che crede nella possibilità di "favorire un riequilibrio residenziale tra le aree sovrappopolate e quelle in condizione di abbandono progressivo", e soprattutto il governatore della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, che per il versante di sua competenza è convinto di una rapida realizzazione del progetto. Dovrebbe vedere la luce non l'idea originaria, con il collegamento diretto da San Benedetto del Tronto ad Ascoli, Rieti e Roma, ma la costruzione della tratta da Ascoli ad Antrodoco, lunga circa 80 chilometri, e l'utilizzo di quella già esistente da Antrodoco a Rieti, Terni, Orte ed Roma.

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