Le tradizioni

La cucina di Antrodoco: i dolci delle feste

Dal punto di vista culinario Antrodoco è famosa soprattutto per i suoi 'stracci', gustose crespelle cotte al forno, ma non bisogna dimenticare i suoi dolci tipici: dalle tisichelle ai ciambelletti della sposa, alla copèta.


I dolci della sposa
In cucina chi dice Antrodoco, dice 'stracci', tipico primo piatto simile alle crespelle a cui il paese laziale ad agosto dedica una frequentatissima sagra. Ma la lista delle ricette tradizionali locali non finisce qui e trova il suo clou nei dolci, spesso tipici delle festività o delle occasioni speciali. A cominciare dai ciambelletti della sposa, ciambelle cotte al forno ricoperte di glassa di albume d'uovo e granella di zucchero, offerte simbolicamente ai parenti e agli amici delle future spose, e dalla pizza Messa, immancabile a Pasqua, una sorta di casatiello campano con i canditi, pezzo forte della colazione con salumi e uova.

Miele e alloro
Restando in tema di feste comandate non si possono non ricordare le tisichelle, a base di albume d'uovo, zucchero, farina ed anice, e soprattutto la copeta, croccante di noci e nocciole, aromatizzato con alloro e caramellato con miele, entrambi d'obbligo intorno a Natale. Come preparare quest'ultima? Basta montare a neve tre albumi d'uovo, farli cuocere in padella insieme a mezzo chilo di miele, mescolando sempre, poi aggiungere mezzo chilo di gherigli di noci e amalgamare il tutto. Una volta cotto, il composto ottenuto va steso su un piano di legno con il mattarello fino a ricavare delle lastre alte tre o quattro millimetri; si tagliano a rombi piccoli e si posizionano dentro a due foglie d'alloro, a creare come dei piccoli panini, si lascia raffreddare e la copeta è pronta per essere gustata!

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