Antrodoco e i dintorni reatini

Una storia lunga oltre duemila anni

Antrodoco è nata ai tempi dell'antica Roma come stazione di posta lungo la Salaria, entrando poi a far parte del Regno di Sicilia e successivamente di quello delle Due Sicilie; teatro nel 1821 di una battaglia fra napoletani e austriaci, entrò nel Regno d'Italia e nel 1927 fu trasferita nella Provincia di Rieti

La storia di Antrodoco ha inizio nel I secolo a.C. quando il paese, allora denominato Interocrium, sorse come piccola stazione di posta lungo la via Salaria, in prossimità di una sorgente di acque sulfuree che ospitò anche l'imperatore Vespasiano e i suoi figli Tito e Domiziano. Nel Medioevoil paese fece parte del Regno di Siciliae venne concesso come feudo alla famiglia Lavareta, che lo tenne fino al 1226, quindi al duca di Spoleto Rainaldo di Urslingen e a suo fratello Bertoldo, i quali si ribellarono all’Impero venendo duramente sconfitti nel 1233.

Successivamente Antrodoco fu inserita nella provincia Abruzzo Ultra del Regno di Napoli, che sarebbe più tardi divenuto il Regno delle Due Sicilie. Nel gennaio del 1703il paese fu devastato da un poderoso sisma che provocò oltre tremila morti e nel 1821, all’inizio del Risorgimento, la zona fu teatro di un’aspra battaglia fra l’esercito napoletano del generale Guglielmo Pepe e gli austriaci del generale Frimont, che riportarono una clamorosa vittoria.

Entrata a far parte del Regno d'Italia nel 1860, la cittadina presentò inizialmente dei fenomeni di brigantaggio attraverso la cosiddetta Banda di Antrodoco, ma nel 1862 subì un nuovo disastro naturale: il fiume Velino esondò radendo al suolo la chiesa di Sant’Anna e uccidendo trentanove persone. Nel 1927 il riordino amministrativo operato dal regime fascista portò Antrodoco nella Provincia di Rieti, pertanto nel Lazio, dopo esser stata legata per sei secoli all'aquilano.

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