Antrodoco e i dintorni reatini

La chiesa di Santa Chiara nel centro di Antrodoco

la chiesa di Santa Chiara ad Antrodoco è parte di un complesso che include il monastero delle Clarisse e l'ospedale S. Antonio, oggi entrambi dismessi; dotato di un campanile a vela barocco, il tempio si fa notare per le statue di San Francesco e Santa Chiara e per la cantoria in muratura

La chiesa di Santa Chiara, situata nel centro storico di Antrodocotra corso Roma e via Savelli, fa parte di un complesso Trecentesco che include anche il monastero delle "Clarisse di Santa Chiara”, fondato il 18 settembre 1607 e chiuso nel Settecento, e l’ospedale S. Antonio, punto di riferimento per malati e pellegrini della Via Salaria, aperto alla metà del XV secolo e dismesso nel 1906. La chiesa è stata chiusa nel 1970 per un lungo restauro e ha riaperto solamente il 17 marzo 2012 con un concerto di Bach e Mozart della Schola Cantorum.

Il tempio, l’unico ad Antrodoco dotato di pulpito e cantoria rialzata, presenta una facciata con un portone sormontato da un timpano sopra il quale fa bella mostra di sé un campanile a vela barocco. L’interno è caratterizzato da una pianta con un’unica navata coperta da una volta a botte e da quattro altari con dipinti ottocenteschi; di notevole pregio sono le due statue di San Francesco e Santa Chiara poste ai lati dell’altare e le copie delle stazioni della Via Crucis, opera dell’artista albanese Lin Deija. La chiesa ha subito nel corso del tempo numerosi interventi e attualmente non sono rimasti molti elementi dell’assetto originario: tra questi c’è però la cantoria in muratura, cui si giunge attraverso una scala in legno, costruita per far sì che le suore Clarisse di Santa Chiara potessero partecipare alle funzioni liturgiche senza infrangere il voto di clausura che avevano stipulato.

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