Il Santuario della Madonna delle Grotte
eretto all'inizio del Seicento dopo che la pastorella Berardina Boccacci di nove anni aveva scoperto in loco un'effige della Vergine, il Santuario della Madonna delle Grotte si fa notare per la facciata in pietra e la cripta contenente i soldati francesi morti nei Moti contadini del 1799
Situato lungo la Statale 17 in prossimità di Rocca di Corno
e delle Gole di Antrodoco, il Santuario
della Madonna delle Grotte venne edificato tra il 1603 e il 1604 nel luogo
dove la giovane pastorella Berardina
Boccacci aveva scoperto un dipinto rappresentante la Vergine con in braccio
il piccolo Gesù. La decisione di erigere una grande chiesa fece seguito al
provvedimento del vescovo reatino Cesare Segni di porre un altare commemorativo
e fu possibile grazie alla colletta della comunità di Antrodoco e dei centri
vicini.
Progettato dall'architetto Fausto Ruggeri di Montepulciano,
il Santuario presenta una facciata in
pietra e un portone barocco sopra il quale si erge lo stemma del vescovo
Gaspare Pasquali che presiedette il completamento dei lavori, mentre il
campanile è dotato di un orologio che è stato restaurato nel 2007 dopo un lungo
periodo di inattività. L’interno a navata unica con copertura in legno contiene
una cripta dove riposano i resti dei soldati
francesi deceduti durante i Moti
contadini del 1799 nel Regno Borbonico.
Come è lecito attendersi, il Santuario della Madonna delle Grotte è oggetto di un intenso flusso di pellegrini e ogni maggio la statua raffigurante la Vergine viene portata inprocessione fino alla locale Collegiata, dove rimane per tutto il periodo delle celebrazioni prima di essere riportata al luogo di origine il lunedì successivo alla Pentecoste, mentre ad Antrodoco i vicoli della zona di San Terenziano sono ricoperti di fiori.